Janjaem Suwannapheng si giocherà la finale del torneo di pugilato alle Olimpiadi contro l’algerina Imane Khelif, sulla quale ancora soffia il vento delle polemiche per la vicenda legata al suo livello di testosterone. La thailandese non ha pregiudizi e promette battaglia: “Non avrò paura perché saremo alla pari, siamo entrambe umane, abbiamo entrambe due pugni”.
Imane Khelif prova a lasciarsi dietro tutte le polemiche sulla sua sessualità (è donna a tutti gli effetti, con un livello di testosterone più alto ma non fuori dai requisiti richiesti dal CIO, con buona pace di chi propala fake news su “trans” e “uomo biologico”) e fare quello che ha sempre fatto fin da ragazza: tirare di boxe nelle competizioni femminili. La differenza è che adesso si sta giocando l’oro alle Olimpiadi di Parigi. La medaglia di bronzo già se l’è assicurata battendo per decisione unanime l’ungherese Anna Luca Hamori nei quarti di finale della categoria sotto i 66 kg, adesso martedì l’aspetta in semifinale Janjaem Suwannapheng. La thailandese afferma di “non avere paura” dell’algerina e insiste sul fatto che sono “alla pari” in vista del combattimento.
La Suwannapheng – che aveva a sua volta superato nei quarti la turca Busenaz Surmeneli – promette battaglia martedì sera (il match è in programma alle 22:34) quando incrocerà i guantoni con la Khelif, sulla quale la tempesta mediatica aveva raggiunto l’apice in seguito all’abbandono dell’azzurra Angela Carini nell’incontro del primo turno.
Imane Khelif è a caccia della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi
Janjaem Suwannapheng sfida Imane Khelif alle Olimpiadi: “Combatterò con tutte le mie forze”
La thailandese aveva perso proprio contro l’algerina ai Mondiali dilettanti dello scorso anno in India (ma poi avrebbe vinto l’argento), prima che Imane fosse squalificata dall’IBA dopo i test di genere svolti su di lei e sulla taiwanese Lin Yu-ting, test ritenuti “illegittimi” dal CIO. Tuttavia la Suwannapheng stavolta ritiene che finirà diversamente: “Da allora sono migliorata e combatterò con tutte le mie forze. Ho indagato anch’io sulla questione ormonale e so che in passato lei ha perso contro pugili donne, ma è passato molto tempo. Non so se è diventata più forte o se i suoi ormoni maschili sono aumentati“.
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Janjaem Suwannapheng esulta dopo la vittoria nel primo turno contro la congolese Brigitte Mbabi
La thailandese ha aggiunto: “Non avrò paura perché saremo alla pari. Ho preparato bene anche il mio corpo, mi sono allenata molto. Non importa quanto è forte o dura, penso che siamo entrambe umane, abbiamo entrambe due pugni. Dopo essere arrivata fin qui, voglio arrivare fino alla medaglia d’oro“.
L’appello di Imane Khelif: “Basta col bullismo, ha conseguenze devastanti”
Dal canto suo, la Khelif nelle scorse ore ha lanciato un appello in TV “alle persone di tutto il mondo” affinché la smettano col “bullismo“, perché “ha conseguenze devastanti e può distruggere le persone, uccide i pensieri, lo spirito e la mente, divide i popoli“. “La mia famiglia a casa in Algeria è preoccupata. Li sento due volte a settimana, spero non siano troppo profondamente feriti da tutto questo. Vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta“, ha concluso la 25enne algerina.